Allenamento della muscolatura podalica: principi ed esercizi

Allenamento della muscolatura podalica: principi ed esercizi
11 maggio 2016

La muscolatura del piede si suddivide principalmente in muscoli estrinseci ed intrinseci. I primi sono quelli che originano fuori da complesso piede ma che vi si vanno ad inserire generandone il movimento spesso ampio e rapido, mentre i secondi sono muscoli che originano dentro il piede e sullo stesso si inseriscono.

Muscoli estrinseci

I muscoli estrinseci sono suddivisi in tre logge: quella posteriore, quella laterale ed infine quella anteriore. Sono muscoli prevalentemente superficiali e molti di questi hanno lunghi tendini che fungono da tiranti e stabilizzatori polidimensionali di differenti porzioni ossee.

  • I muscoli della loggia posteriore hanno prevalente attività supinatoria ed effetti di “cavizzazione” del piede, vengono infatti attivati per sorreggere la volta plantare e in fase di spinta del piede hanno un effetto propulsivo.
  • I muscoli della loggia laterale hanno prevalente attività pronatoria ed effetti di “piattizzazione” del piede, vengono attivati per gestire la stabilità laterolaterale del piede ed evitare l’eccessiva inversione portando il piede in eversione e schiacciando la volta plantare.
  • I muscoli della loggia anteriore hanno anche essi una attività supinatoria, in special modo il muscolo tibiale anteriore, ma intervengono, al contrario di quelli della loggia posteriore, durante le fasi in cui è richiesta una flessione dorsale del piede (es: istanti che precedono l’appoggio al suolo durante il passo).

Tabella 1

Muscoli intrinseci

I muscoli intrinseci invece sono suddivisi in strati, a seconda dei testi di riferimento si individuano 3 o 4 strati e sono prevalentemente presenti nella zona plantare, questo complesso di muscoli plantari sono quelli che comunemente vanno a creare la così detta fascia plantare. Partendo dalla superficie plantare più esterna e spostandosi internamente verso la zona dorsale del piede si distinguono quattro strati:

  • il primo strato ha prevalente funzione di stabilizzazione e guida dei metatarsi rispetto al calcagno,
  • il secondo strato ha funzione di compattare e stabilizzare il piede centralmente attraverso la gestione della flessione delle dita,
  • il terzo strato ha funzione di gestire i movimenti di tenuta e spinta delle dita,
  • il quarto strato ha la funzione di stabilizzare plantarmente e dorsalmente le ossa metatarsali.

Tabella 2

Dallo studio della anatomia appare chiaro che le differenti tipologie di muscolatura vanno obbligatoriamente lavorate con esercitazioni diverse a seconda del grado di specificità che si vuole dare all’allenamento. Senza dubbio non si può credere di isolare al 100% una tipologia di muscolatura rispetto all’altra, ma certamente la modifica delle invarianti degli esercizi e dei parametri del carico può permettere di aumentare lo stress su una funzione muscolare rispetto ad un altra.

La muscolatura estrinseca risponderà quindi maggiormente ad esercizi di stabilizzazione e di rinforzo con maggiori sovraccarichi e ampi range di movimento, mentre la muscolatura intrinseca risponderà maggiormente ad esercizi mirati con alto numero di ripetizioni e con ridotto range di movimento. A tal proposito si riportano di seguito i risultati di un interessante studio (Hashimoto et al., 2014) in cui si mette in evidenza come un allenamento specifico per la muscolatura intrinseca del piede abbia effetti positivi non solo sulla forma del piede ma soprattutto sulla performance motoria.

Nello studio 12 soggetti hanno eseguito per 3 volte a settimana, per un totale di 8 settimane, un allenamento di flessione delle articolazioni interfalangee e metatarsofalangee contro delle piccole resistenze (3-5kg) per un totale di 200 ripetizioni in ogni sessione di allenamento.
Di seguito si riporta la tabella dei risultati dello studio dove si può vedere come tutti i parametri sono migliorati significativamente dopo l’intervento sperimentale rispetto alla condizione di partenza.

Questi risultati lasciano quindi pochi dubbi sull’importanza di un corretto allenamento specifico della muscolatura podalica come utile supporto a tutto tondo: dalla prevenzione degli infortuni all’aumento della prestazione, passando per il miglioramento della salute e la correzione degli atteggiamenti errati di appoggio podalico.

Per quanto riguarda le proposte pratiche di esercitazioni podaliche possiamo quindi distinguere quattro categorie e possiamo elencare in una sequenza logica che ha lo scopo di migliorare tutti gli aspetti del piede inteso come organo di senso e di moto (Raimondi et al. 2003):

1) Esercizi di automassaggio e rilasciamento miofasciale

Hanno lo scopo di ridurre le tensioni miofasciali e preparare la muscolatura al lavoro da svolgere riducendo le tensioni e migliorando il ROM delle articolazioni da allenare. (vedi anche Valutazione della funzionalità posturale e muscolare, statica e dinamica)

2) Esercizi di sensibilizzazione percettiva e distribuzione dei carichi

Hanno lo scopo di lavorare sugli aspetti della tematica dei contatti del piede, sensibilizzandolo e informandolo sulle zone di iper/ipo carico. Possono essere svolti in semicarico o in carico controllato.

Esercizi di sensibilizzazione percettiva

3) Esercizi di attivazione analitica della muscolatura intrinseca

Hanno lo scopo di attivare analiticamente (come suggerito dalle evidenze scientifiche) la muscolatura intrinseca del piede rinforzando la struttura. Possono essere svolte anche con l’ausilio del taping al fine di massimizzare le informazioni cinestetiche

4) Esercizi di rinforzo della muscolatura estrinseca (con e senza instabilità)

Hanno lo scopo di attivare in maniera più o meno analitica, a seconda dell’interesse dell’operatore, la muscolatura estrinseca. Possono essere utilizzati i piani instabili come variante dell’appoggio ma l’aspetto importante è il movimento generato correttamente e senza compensi dalla muscolatura estrinseca

5) Esercizi di controllo e stabilizzazione dell’intero complesso caviglia/piede

Hanno lo scopo di integrare tutto il lavoro svolto fino ad ora attraverso una gestione del cambio repentino di posizione spaziale del piede. Vanno svolti necessariamente in carico

Bibliografia

  1. Hashimoto T, Sakuraba K. Strength training for the intrinsic flexor muscles of the foot: effects on muscle strength, the foot arch, and dynamic parameters before and after the training. J Phys Ther Sci; 2014, 26(3):373-376.
  2. Raimondi P., Vincenzini O. Teoria, metodologia e didattica del movimento umano. Margiacchi-Galeno; 2003.

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Cadaver-Lab-Scienze-Motorie-2025
BFRT-Blood-Flow-restriction-Training-Italia

Articoli Correlati

L’immagine mostra una persona che corre durante un evento all’aperto, con una maglietta recante la scritta "TERRY FOX MARATHON OF HOPE". Sullo sfondo si intravedono auto e in basso il testo "TERRY FOX E LA MARATONA DELLA SPERANZA" insieme al logo di Scienze Motorie

Terry Fox – Maratona della Speranza

Maratona della Speranza Terrance (Stanley) Fox, chiamato con l’appellativo “Terry Fox” nacque a Winnipeg il 28 luglio 1958 – Port Coquitlam e morì alla giovane età di 23 anni, il 28 giugno 1981), è stato un maratoneta canadese e un grande attivista nella lotta contro il cancro. Fin da piccolo ebbe una forte predisposizione per […]

Due donne in situazioni diverse: una con un'espressione scettica mentre una mano le offre un cucchiaio con pillole e l'altra sorridente, mentre tiene una mela e una bottiglia d'acqua. l'immagine è accompagnata dalla scritta "L’Esercizio fisico non è un farmaco" e dal logo di ScienzeMotorie.com

L’Esercizio fisico non è un farmaco

Sempre più spesso si leggono in rete dei post, articoli e informazioni che definiscono l’esercizio fisico come un farmaco. Questo articolo desidera approfondire questo concetto, spesso travisato e poco approfondito. Gli effetti dell’esercizio fisico sulla salute In letteratura esistono molti studi che confermano gli effetti benefici dell’esercizio fisico sulle condizioni di salute dei soggetti testati. […]

Il testo descrive un libro che esplora il mondo dello sport da una prospettiva innovativa, affrontando temi come scienza, formazione, politica e business. L'opera analizza l'evoluzione dello sport, le sue implicazioni culturali e i cambiamenti nel settore, offrendo una visione critica e approfondita.

Sport Science Outsiders

Il nuovo libro di Giacomo Catalani “Sport Science Outsiders” racconta la storia di una ribellione sullo sfondo di una rivoluzione tecnologica. Tutto ciò per affermare il valore delle scienze motorie, della prevenzione e della disciplina del miglioramento. Una storia che attraversa continenti e prospettive molto differenti tra loro, connesse da brevi racconti aneddotici ricchi di […]

Due persone sedute a un tavolo, una passa un foglio all'altra, suggerendo un tentativo di imbroglio durante un esame. Il testo "Perché gli studenti imbrogliano agli esami?" appare in basso assieme al logo di Scienze Motorie

Perché gli studenti imbrogliano agli esami?

Perché nella nostra società viene valorizzato più un titolo accademico che il reale valore della preparazione tecnica. Le Scienze Motorie non sono esenti da questo approccio nel valutare le credenziali professionali. Le conseguenze di questo errore si manifestano nella carenza di risultati e in un fallimento del progetto d’impresa, che si tratti di un team […]

Un corridore e un'immagine stilizzata di una cellula, simbolo delle connessioni mentali, con il testo "ABILITÀ MENTALI NELLO SPORT" e il logo di Scienze Motorie

Le abilità mentali nello sport

L’atleta moderno La Psicologia dello Sport è una scienza dello sport che studia il comportamento umano legato all’attività sportiva, in relazione alla personalità, alla motivazione, alla capacità di concentrazione, ai fattori emotivi e alle dinamiche di gruppo nelle prove collettive. Si rivolge ad atleti di ogni livello e fascia di età, genitori e famiglie di […]

L'immagine mostra un atleta seduto su un campo sportivo, con la testa china e una mano sul volto, in atteggiamento pensieroso o stressato. Indossa una divisa sportiva nera con dettagli bianchi e scarpe sportive arancioni. Sotto l'immagine c'è una scritta che dice "PSICOLOGIA DELLO SPORT" ed il logo di Scienze Motorie

Psicologia dello Sport

La psicologia dello sport si occupa di moltissimi aspetti legati al miglioramento all’interno del mondo sportivo, tra cui principalmente quelli di incrementare le prestazioni dell’atleta o della squadra. Sai che cosa è l’allenamento mentale o mental training? È un processo utilizzato dagli sportivi professionisti per migliorare la loro performance sportiva. Ma come si intuisce facilmente […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40