I protocolli di prevenzione agli arti inferiori

Illustrazione delle gambe umane con vene e arterie evidenziate in rosso, accompagnata dal testo “Prevenzione Arti Inferiori”.
15 giugno 2016

Confronto tra 7 protocolli di prevenzione

In uno studio riportato dal Biomedical Center Medline sono stati analizzati protocolli di prevenzione infortuni agli arti inferiori effettuati senza attrezzi (Herman et al.). 

Dallo studio si evince che gli infortuni agli arti inferiori nello sport sono sempre più diffusi e incidono di molto sull’economia e sugli oneri personali.

Per questo sono state determinate strategie di prevenzione che andavano ad incrementare il riscaldamento neuromuscolare. L’effettiva attuazione di queste strategie preventive riduceva il numero degli infortuni nei giovani, dilettanti, atleti di sesso femminile e reclute militari maschili e femminili. Nel riscaldamento venivano introdotti esercizi di: stretching, potenziamento, equilibrio, esercitazioni sport-specifiche di agilità e di atterraggio, da applicare in modo coerente per più di tre mesi consecutivi.
Per ottimizzare queste strategie, e valutare la loro efficacia, sono necessarie ulteriori indagini e studi a lungo termine.

Misure di prevenzione e di rinforzo

Tra le misure di profilassi preventive più usate tra gli atleti troviamo l’utilizzo di tape, bendaggi e tutori. Possono avvolgere e sostenere le articolazioni, in maniera particolare la caviglia.
Alcuni studi dimostrano che sono in grado di prevenire rotazioni e distorsioni della caviglia, altri che migliorano invece la propriocezione, la sensibilità della posizione e mantengono una corretta posizione durante l’atterraggio del salto ( fonte FIBA Europe).

Nonostante possano anche avere effetti negativi, quali essere scomodi se non montati correttamente, irritare la pelle e talvolta avere costi relativamente alti, l’efficacia è stata dimostrata in letteratura e il loro principale merito è il miglioramento delle funzioni propriocettive degli arti inferiori e della stabilità articolare. Prove cliniche randomizzate hanno riportato infatti, che i rinforzi riducono le distorsioni in caviglie già infortunate ma non in caviglie sane (Cumps et al., 2007) (Fong et al., 2009).

Illustrazione dei sistemi vascolari delle gambe con arterie in rosso e vene in blu, su sfondo blu scuro.

Supporti esterni

L’uso di supporti esterni è suggeribile per 12 mesi dopo una distorsione, perché il rischio di ricadute è maggiore durante il primo anno e i legamenti hanno bisogno di guarire adeguatamente e riacquistare la loro forza naturale e la loro capacità propriocettiva dopo un infortunio (Stasinopoulos,2004). Alcuni sostengono che i potenziali benefici del tape e dei rinforzi sono relativi al miglioramento del controllo senso-motorio piuttosto che fornire un vincolo meccanico, ma le prove a sostegno rimangono contraddittorie. 

Ci sono delle prove che dimostrano che la ginocchiera aumenta il controllo senso-motorio in soggetti con precedenti infortuni al ginocchio, ma l’effetto è minore con richieste funzionali più impegnative. E’ stato trovato che l’applicazione di bendaggi elastici può aumentare la sensibilità della posizione per chi ha avuto una lesione del crociato e supportare l’uso del ginocchio nel prevenire ulteriori infortuni.
In generale però non ci sono prove così consistenti dell’efficacia della ginocchiera nel ridurre gli infortuni in atleti giovani e adulti (Fong et al., 2009)

Gli step di un protocollo infortuni

Un programma di prevenzione dovrebbe essere strutturato in 4 step:
  1. Stabilire il metodo e le caratteristiche di registrazione degli infortuni (numero, incidenza, trends, gravità, conseguenze, costi, esiti)

  1. Stabilire l’eziologia, i fattori di rischio e i meccanismi degli infortuni (fattori intrinseci ed estrinseci)

  1. Introdurre le misure di prevenzione

  2. Valutare l’efficacia dell’azione preventiva ripetendo lo step 1

E’ compito dell’allenatore e del preparatore conoscere le caratteristiche specifiche di ogni singolo atleta, monitorarlo con specifici test fisici e verificare precedenti infortuni o interventi. La figura dell’allenatore è determinante, se “responsabilizzata” può influire nella prevenzione dei re-infortuni (Hägglund et al.,2007)

Nel 2007 è stato pubblicato dal gruppo ortopedico del prof. Jan Ekstrand un importante studio sulla prevenzione delle recidive (re-infortunio) grazie al “coinvolgimento” dell’allenatore. Vennero studiate 20 squadre e in 10 di queste gli allenatori vennero informati su i fattori di rischio di un infortunio, sui principi della riabilitazione, sugli step di un programma di riabilitazione e sui criteri di ritorno all’attività sportiva dopo un infortunio.

Il 29% degli infortunati ha presentato un re-infortunio (gruppo di controllo). Solo l’11% degli atleti che avevano avuto il “controllo” dell’allenatore nella fase di riabilitazione hanno sofferto di re-infortunio (Hägglund et al.,2007)

La componente del controllo neuro-muscolare è la chiave nei programmi di prevenzione. Un riscaldamento completo può essere la soluzione migliore per implementare i programmi di allenamento. E la compliance degli atleti è l’elemento fondamentale per la riuscita del programma di prevenzione. Per ottenere la massima performance senza infortuni occorre inoltre saper lavorare in staff con il coinvolgimento di tutte le figure, quali atleta, allenatore, preparatore fisico, medico della squadre, società ed eventuali consulenti esterni.

Bibliografia:

  1. Hägglund M, Waldén M, Ekstrand J. Lower reinjury rate with a coach-controlled rehabilitation program in amateur male soccer: a randomized controlled trial. Am J Sports Med. 2007 Sep;35(9):1433-42.
  1. Ekstrand J., Gillquist J., Liljedahl S.O. Prevention of soccer injuries: supervision by doctor and physiotherapist. Am J Sports Med 1983; 11: 116-20
  1. Fong D.T.P., Chan Y.Y., Mok K.M., Yung P.S.H., Chan K.M. Understanding acute ankle ligamentous sprain injury in sports.Sports Medicine, Arthroscopy, Rehabilitation, Therapy & Technology 2009, 1:14
  1. Stasinopoulos D. Comparison of three preventive methods in order to reduce the incidence of ankle inversion sprains among female volleyball players. Br J Sports Med 2004 38: 182-185
  1. Cumps E, Verhagen E,  Meeusen R. Efficacy of a sports specific balance training programme on the incidence of ankle sprains in basketball. J Sports Sci Med 2007;6:212-219
  1. Herman K., Barton C., Malliaras P. and Morrissey D. The effectiveness of neuromuscular warm-up strategies, that require no additional equipment, for preventing lower limb injuries during sports participation: a systematic review.
  1. www.fibaeurope.com BASKETBALL INJURIES – Prevention

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Diagrammi didattici del sistema sensoriale umano: analizzatore neuronale, classificazione dei sensi interni ed esterni e ruoli di visione, udito, tatto e cinestesia nell’equilibrio, postura e movimento.

Articoli Correlati

Illustrazione anatomica del piede umano con scheletro in vista laterale e plantare su sfondo bianco, immagine educativa di anatomia del piede.

Il piede: cenni di anatomia e biomeccanica

Anatomia Lo scheletro del piede è costituito da un gruppo di sette ossa prossimali, il tarso, che continua in avanti con le cinque ossa del metatarso le quali si articolano con le falangi. L’insieme di queste tre parti costituisce un sistema osseo allungato, alquanto tozzo posteriormente che si appiattisce anteriormente per la disposizione parallela dei […]

Atleta che corre su un campo da calcio durante una sessione di allenamento, concetto di monitoraggio del carico esterno.

Il monitoraggio del carico esterno di lavoro in un giocatore durante il Return to Play e la soggettività dell’atleta

Il monitoraggio del carico esterno di lavoro in un giocatore durante il Return to Play e la soggettività dell’atleta Importanza del monitoraggio del carico esterno nel rientro post-infortunio Nell’ultima fase di rientro post-infortunio diventa di fondamentale importanza il monitoraggio del carico esterno a cui l’atleta è sottoposto durante le sedute specifiche in campo. Quanta distanza […]

Documenti di ricerca scientifica su una scrivania con il titolo Il concetto di validità nella ricerca e accessori da ufficio

Il concetto di validità nella ricerca

Il concetto di validità nella ricerca scientifica è l’indicatore fondamentale della solidità e attendibilità dei risultati e delle conclusioni tratte da uno studio. La sua robustezza è intrinsecamente legata alla metodologia con cui la ricerca è stata condotta. Tipi di Validità e Minacce alla Solidità La validità si classifica in diverse forme, ognuna essenziale per […]

Diagramma didattico che illustra i tre tipi di contrazione muscolare: isometrica (muscolo attivo senza accorciarsi), concentrica (muscolo si accorcia vincendo la resistenza) ed eccentrica (muscolo si allunga sotto resistenza), con analogia della bilancia e illustrazioni anatomiche.

Tipi di contrazione muscolare

Guida Completa e Ottimizzata In questo articolo trovi una spiegazione chiara e coerente dei principali tipi di contrazione muscolare, organizzata con una tassonomia semplice da consultare e ottimizzata per la lettura online. L’obiettivo è aiutarti a comprendere meglio come funziona la produzione di forza nel corpo umano, evitando fraintendimenti frequenti, soprattutto riguardo ai concetti di […]

Due figure anatomiche stilizzate, uomo e donna, che mostrano scheletro e muscoli con titolo “Miglioramento vs Composizione Corporea” e logo Scienze Motorie.

Qualità del miglioramento vs qualità della composizione corporea

Differenza tra qualità del miglioramento e qualità della composizione corporea La composizione corporea può essere analizzata da diverse prospettive. Due concetti fondamentali sono la qualità del miglioramento e la qualità della composizione corporea, che spesso vengono confusi ma hanno significati distinti. Comprendere la differenza tra i due è essenziale per valutare correttamente i risultati di […]

Preparatore atletico che registra manualmente dati durante una sessione di allenamento calcistico ad alta intensità con calciatori in sprint.

Monitoraggio del carico settimanale a costo zero nel calcio

Monitoraggio del carico: strumenti e benefici L’importanza del monitoraggio del carico Avere un sistema di monitoraggio che permetta di rispettare i principi di alternanza e progressività del carico, sia nel microciclo che nell’intera stagione, è fondamentale per lavorare con logica e in piena sinergia con lo staff tecnico. Strumenti di monitoraggio: tecnologici e accessibili I […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40