Stili e strategie di insegnamento

L’immagine mostra un gruppo di ragazzi in tenuta sportiva in cerchio attorno a un allenatore accovacciato, su un campo da calcio all’aperto con montagne sullo sfondo. La scena evidenzia l’importanza della comunicazione e dell’uso di strategie didattiche nello sport giovanile. Il logo Scienze Motorie e la scritta “Stili e Strategie di Insegnamento” collegano l’immagine a contenuti formativi per allenatori ed educatori motori.
02 novembre 2020

Insegnamento

La scuola è il contesto educativo principale per l’apprendimento delle competenze, per lo sviluppo dell’autonomia individuale e delle relazioni interpersonali e per la promozione dello stile di vita. L’insegnante di educazione motoria non solo promuove la salute ma contribuisce al processo educativo della persona, ha infatti il compito di migliorare l’apprendimento degli allievi coinvolgendo la totalità della persona.

Studi e ricerche hanno più volte confermato che l’educazione fisica, presente in tutti i gradi d’istruzione, è un ambito curriculare fondamentale. Le esperienze compiute attraverso il corpo con il movimento svolgono un’azione di promozione per lo sviluppo di capacità, abilità, conoscenze e motivazione della persona.

L’insegnamento avviene tramite una sequenza di decisioni atte a: pianificare (prima), a eseguire (durante) e a valutare (dopo) la didattica. Durante questo momento, che abbia prevalenza l’insegnante o l’alunno, è necessario che ci sia la combinazione delle due figure per poter creare una modalità d’interazione contribuendo positivamente alla qualità della didattica.

Allenatore parla a giovani calciatori con divisa rossa e nera durante un allenamento su campo da calcio all'aperto.

Avendo chiarito il ruolo formativo fondamentale dell’educazione fisica e delle attività motorie, si da atto al prezioso contributo rappresentato dal lavoro di Mosston e Ashworth i quali descrivono come gli Stili di insegnamento siano necessari a promuovere l’apprendimento e lo sviluppo e possano aiutare l’insegnante a favorire un ambiente che fornisca agli allievi esperienze educative e di qualità.

L’insegnante, anche in base alle proprie caratteristiche, ha uno stile che più gli addice ma deve avere un atteggiamento di apertura sperimentandone altri. Deve essere anche flessibile, capace di cambiarlo per agire diversamente secondo gli obiettivi, la situazione, la personalità di chi ha di fronte e il contesto.

Mosston e Ashworth hanno individuato 10 stili di insegnamento “Spectrum of Teaching Style” raggruppati in due grandi categorie:

  • 5 di riproduzione (agiscono prevalentemente sulle aree: fisica sociale ed emozionale)
  • 5 di produzione o scoperta (sollecitano funzioni cognitive)

Gli stili d’insegnamento comprendono e delineano i contesti in cui gli allievi possono riprodurre (imitando o ripetendo) e produrre (scoprendo rielaborando e creando) abilità motorie e conoscenze.

Secondo questo “spettro” non esiste uno stile migliore o più efficace, ma ciascuno ha una sua struttura che lo rende appropriato ad una certa situazione.

Stili

Sono seguiti diversi studi di validazione di questo modello, i primi negli anni 70 che per problemi di metodo non ne confermarono la validità. Con il tempo, superata questa difficoltà, è stata confermata l’efficacia degli stili di produzione e la carenza degli stili di produzione.

Lo stile a comando:

viene usato in situazioni che potrebbero essere potenzialmente pericolose oppure in contesti dove l’imitazione è un fattore determinante. Il gruppo esegue il compito contemporaneamente e secondo la tipologia del compito, numero di ripetizioni, intervalli, attrezzi e spazi scelti preventivamente dall’insegnante.

Lo stile della pratica:

dopo che l’insegnante ha presentato un compito, gli allievi liberamente provano e si esercitano. L’insegnante definisce i compiti motori, durata ed intensità e comunica i feedback agli allievi che autonomamente eseguono le proposte secondo un ritmo personale.

Lo stile per reciprocità:

l’insegnante spiega il compito e gli allievi lavorano in coppia aiutandosi e alternandosi nell’osservazione reciproca e nella comunicazione dei feedback. Questo stile risulta particolarmente valido quando: l’abilità da imparare è complessa, il gruppo è numeroso, si vogliono migliorare o ampliare le relazioni tra compagni.

Lo stile di individualizzazione di obiettivi per uno stesso compito:

l’insegnante stabilisce le abilità/criterio dell’esecuzione motoria mentre gli allievi eseguono autonomamente e controllano la propria performance con i criteri predefiniti scegliendo a quale livello praticare l’attività richiesta dall’insegnante e successivamente quando passare ad un livello superiore.

Atleta seduto a terra dopo esercizio intenso riceve supporto da un compagno in palestra durante allenamento CrossFit.

Riconoscendo il lavoro fatto da Mosston e Ashworth, altri autori hanno ampliato il significato educativo della parola “stile” considerando anche il clima di gestione di conduzione della classe inteso come modo di porsi, modalità di organizzazione che sollecita la collaborazione, sostegno e incoraggiamento

Lo stile di insegnamento riguarda l’aspetto decisionale e l’assunzione di responsabilità nella connotazione dello stile del docente. Randall e Rink 2002 definiscono questi aspetti dell’insegnamento: INSEGNAMENTO DIRETTIVO e INSEGNAMENTO NON DIRETTIVO mentre Siedentop e Tannehill (2000) ampliano la definizione di stile di insegnamento: DIDATTICA MEDIATA DAL DOCENTE e DIDATTICA MEDIATA DALL’ALLIEVO.

Insegnamento Direttivo e Non Direttivo

  • Nell’insegnamento direttivo: l’insegnante controlla sempre il gruppo e dirige l’attività che si svolge con il massimo controllo. Questo modello non spinge al raggiungimento di una propria autonomia e può determinare un basso livello di consapevolezza.
  • Nell’insegnamento non direttivo: l’insegnante propone un’attività, ma sono gli alunni che scoprono autonomamente le conoscenze e con la guida dell’insegnante fanno esperienze adeguate ai diversi stati evolutivi raggiunti.

In questi due modi di didattica di insegnamento si collocano i 10 stili proposti da Mosston e Ashworth, mentre Rink introduce il concetto di strategia didattica: modo in cui l’insegnante organizza l’ambiente di apprendimento:

  • nella scelta dei contenuti (per i diversi livelli di abilità è necessario tenere conto anche di questo aspetto)
  • presentazione dei compiti (l’allievo deve conoscere l’intero compito che gli viene assegnato e condividere il progetto disciplinare)
  • la progressione delle attività (l’allievo ha il diritto di capire quando è passato da un livello ad un altro)
  • il feedback e la valutazione (l’allievo deve conoscere i criteri di valutazione e sperimentare più strumenti di verifica)

Le strategie di insegnamento sono uno degli elementi che definiscono uno stile e la scelta di quale utilizzare a seconda del contesto e degli allievi

Tipologie di Insegnamento:

INTERATTIVO (Interactive Teaching):

corrisponde allo stile della pratica di Mosston e Ashworth.

INSEGNAMENTO A STAZIONI (Station Teaching):

consiste nell’affrontare più attività nella stessa lezione utilizzando adeguatamente spazio e attrezzi.

FRA COMPAGNI (Peer Teaching):

mentre l’insegnante spiega il compito, gli allievi lavorano in coppia.

APPRENDIMENTO COOPERATIVO (Cooperative Learning):

strategia di insegnamento che necessita di preparazione dei gruppi di lavoro in cui ogni componente ha un preciso compito e in cui il gruppo rivede rifinisce e perfeziona il compito stesso.

STRATEGIE COGNITIVE (Cognitive Strategies):

particolarmente efficaci con i bambini. Lo stimolo parte da una proposta e l’allievo elabora autonomamente le risposte

LIBERA ESPLORAZIONE:

in cui i protagonisti sono gli allievi e liberamente ricercano esperienze motorie,

SCOPERTA GUIDATA:

in maniera autonoma, gli allievi posti davanti ad un problema devono scoprire le procedure per la risoluzione.

AUTO APPRENDIMENTO (Self -Instructional Strategy)

che necessita di un importante lavoro di preparazione strutturando sequenze dettagliate di livelli di apprendimento, preparando materiali per il compito e schede di valutazione.

INSEGNAMENTO IN TEAM (Team Teaching)

in presenza di più insegnanti che positivamente costituiscano un team e non un’alternanza di ruoli.

I contributi fornitici da questi ricercatori sicuramente sono molto importanti ma sicuramente non si possono fermare a quanto finora proposto

Le direzioni della ricerca futura in questo ambito dovrebbero procedere in direzioni complementari con una formazione continua per gli insegnanti, con esperienze di collaborazione anche di insegnanti di altre discipline e collaborazione di istituti di ricerca per essere al passo coi tempi.

Stili e strategie di Insegnamento

Riferimenti

Bortoli L. (2004) Insegnare e apprendere in educazione fisica: problemi e prospettive (pp.155-185) Armando Editore-Roma

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Cadaver-Lab-Scienze-Motorie-2025
BFRT-Blood-Flow-restriction-Training-Italia

Articoli Correlati

Un corridore e un'immagine stilizzata di una cellula, simbolo delle connessioni mentali, con il testo "ABILITÀ MENTALI NELLO SPORT" e il logo di Scienze Motorie

Le abilità mentali nello sport

L’atleta moderno La Psicologia dello Sport è una scienza dello sport che studia il comportamento umano legato all’attività sportiva, in relazione alla personalità, alla motivazione, alla capacità di concentrazione, ai fattori emotivi e alle dinamiche di gruppo nelle prove collettive. Si rivolge ad atleti di ogni livello e fascia di età, genitori e famiglie di […]

L'immagine mostra un atleta seduto su un campo sportivo, con la testa china e una mano sul volto, in atteggiamento pensieroso o stressato. Indossa una divisa sportiva nera con dettagli bianchi e scarpe sportive arancioni. Sotto l'immagine c'è una scritta che dice "PSICOLOGIA DELLO SPORT" ed il logo di Scienze Motorie

Psicologia dello Sport

La psicologia dello sport si occupa di moltissimi aspetti legati al miglioramento all’interno del mondo sportivo, tra cui principalmente quelli di incrementare le prestazioni dell’atleta o della squadra. Sai che cosa è l’allenamento mentale o mental training? È un processo utilizzato dagli sportivi professionisti per migliorare la loro performance sportiva. Ma come si intuisce facilmente […]

L’immagine mostra un gruppo di ragazzi in tenuta sportiva in cerchio attorno a un allenatore accovacciato, su un campo da calcio all’aperto con montagne sullo sfondo. La scena evidenzia l’importanza della comunicazione e dell’uso di strategie didattiche nello sport giovanile. Il logo Scienze Motorie e la scritta “Stili e Strategie di Insegnamento” collegano l’immagine a contenuti formativi per allenatori ed educatori motori.

Stili e strategie di insegnamento

Insegnamento La scuola è il contesto educativo principale per l’apprendimento delle competenze, per lo sviluppo dell’autonomia individuale e delle relazioni interpersonali e per la promozione dello stile di vita. L’insegnante di educazione motoria non solo promuove la salute ma contribuisce al processo educativo della persona, ha infatti il compito di migliorare l’apprendimento degli allievi coinvolgendo la […]

Il testo descrive un libro che esplora il mondo dello sport da una prospettiva innovativa, affrontando temi come scienza, formazione, politica e business. L'opera analizza l'evoluzione dello sport, le sue implicazioni culturali e i cambiamenti nel settore, offrendo una visione critica e approfondita.

Sport Science Outsiders

Il nuovo libro di Giacomo Catalani “Sport Science Outsiders” racconta la storia di una ribellione sullo sfondo di una rivoluzione tecnologica. Tutto ciò per affermare il valore delle scienze motorie, della prevenzione e della disciplina del miglioramento. Una storia che attraversa continenti e prospettive molto differenti tra loro, connesse da brevi racconti aneddotici ricchi di […]

L’immagine rappresenta un giovane studente seduto, con il gomito appoggiato su una pila di libri, mentre assume un’espressione concentrata e riflessiva. In basso, è presente una fascia informativa con il testo "Mindfulness a scuola" e il logo Scienze Motorie.

La Mindfulness a Scuola

Che cosa è la Mindfulness? La mindfulness è una pratica di consapevolezza di origine buddhista. Ha tra i suoi fondamenti il portare attenzione in modo deliberato al momento presente, con un atteggiamento non giudicante. La pratica risulta una capacità accessibile a tutti, che si sviluppa attraverso le pratiche di meditazione, per poi essere introdotta nella vita quotidiana, momento […]

Due persone sedute a un tavolo, una passa un foglio all'altra, suggerendo un tentativo di imbroglio durante un esame. Il testo "Perché gli studenti imbrogliano agli esami?" appare in basso assieme al logo di Scienze Motorie

Perché gli studenti imbrogliano agli esami?

Perché nella nostra società viene valorizzato più un titolo accademico che il reale valore della preparazione tecnica. Le Scienze Motorie non sono esenti da questo approccio nel valutare le credenziali professionali. Le conseguenze di questo errore si manifestano nella carenza di risultati e in un fallimento del progetto d’impresa, che si tratti di un team […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40