16 agosto 2023

Il controllo dell’ansia è spesso motivo di disagio da parte dello sportivo e di richiesta di intervento dello psicologo dello sport.

Va detto che un grado di tensione o di preoccupazione sono normali quando si deve affrontare una gara, o un esame scolastico, ma maggiore è il grado di ansia che l’atleta sperimenta, maggiori saranno gli ostacoli che disturberanno la prestazione.

Cos’è l’ansia

L’ansia è una manifestazione psicologica che tende a coinvolgere l’atleta in processi di natura fisiologica, comportamentale che psicologica.

I processi di natura fisiologica rappresentano la condizione necessaria per poter affermare che quell’individuo è ansioso. Le modificazioni a carico del sistema nervoso vegetativo sono complesse e variano da individuo ad individuo. Nella stessa situazione che provoca stress si possono avere reazioni differenti che dipendono dal tipo di dominanza del sistema nervoso vegetativo. il sistema nervoso vegetativo è influenzato dallo stato del soggetto, dalla sua storia, come dalla sua personalità.

Nell’ansia troviamo aspetti comportamentali come quella di fuga (fuga immaginata, magari lo vorrebbe….) oppure di immobilità con l’atleta rigido, quasi “paralizzato” dalla tensione fisica e nervosa.

La caratteristica principale del comportamento ansioso è determinata, a livello psicologico da un senso di confusione, insicurezza, incapacità a concentrarsi, da difficoltà a prendere decisione conseguentemente di seguire la strategia idonea alla situazione agonistica.

Ansia di stato e di tratto

L’ansia la possiamo definire come uno stato di agitazione accompagnato da sentimenti di stress. L’ansia può essere distinta in ansia di stato e di tratto.

  • L’ansia di tratto si riferisce a differenze individuali, relativamente stabili nella persona, a percepire un’ampia gamma di situazioni come pericolose o minacciose. Questi soggetti manifestano, infatti, livelli di attivazione elevati nella maggior parte delle situazioni.
  • L’ansia di stato è uno stato emotivo temporaneo, che varia d’intensità, fluttua nel tempo ed esprime la tendenza dell’individuo a diventare ansioso solo in situazioni specifiche. In questi casi, grande importanza hanno gli stimoli ambientali che influenzano l’ansia di stato.

Importante è comprendere come nell’ansia quello che fa la differenza è come l’atleta percepisce le situazioni e le sue manifestazioni ansiose e di conseguenza come indirizza questo tipo di attivazione e di energia. Non è l’ansia che blocca la prestazione!

La nuotatrice Benedetta Pilato nel 2021 commentando una sua gare alle olimpiadi di Tokyo ha affermato: “Ho fatto una gara orribile non so cosa mi è successo….davvero non me lo spiego, nei giorni scorsi avevo l’ansia ma oggi stavo bene, ero tranquilla anche troppo prima di salire sul blocco”. Le compagne di squadra, invece, chiamate a commentare la sua gara hanno dato una versione opposta: l’avevano vista molto agitata.

Questo dice come l’ansia sia spesso difficile da decifrare e da incanalare verso la performance ideale. Sappiamo che troppa ansia è negativa come è negativa la troppa tranquillità.

Ogni atleta ha la propria zona di attivazione ottimale, si chiama I.Z.O.F., in gergo psico-sportivo: Individual Zones of Optimal Functioning, all’interno della quale è possibile realizzare prestazioni ottimali e raggiungere la peak performance.

Un atleta maturo ha una conoscenza più profonda dei propri meccanismi di autoregolazione e sà come gestirsi in competizioni ad alto tasso di stress e riesce con maggiore facilità ad andare in quella finestra ottimale di attivazione che gli permette poi di performare al meglio.

Noi però possiamo aiutare il nostro atleta ad individuare la propria zona ottimale mediante l’allenamento mentale, creando la routine pre-gara ad esempio.

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Cadaver-Lab-Scienze-Motorie-2025
BFRT-Blood-Flow-restriction-Training-Italia

Articoli Correlati

L'immagine mostra una donna anziana con un’espressione pensierosa o preoccupata, con la mano appoggiata sulla testa. Il suo sguardo sembra riflettere su una questione importante. Sullo sfondo, c'è un ambiente interno, con una pianta e una finestra che lasciano entrare la luce naturale. In basso, è presente un testo in italiano che recita "DISTURBI PSICHICI NELL’ANZIANO", seguito dal logo scienzemotorie.com

Disturbi psichici ed esercizi fisico nella terza età

L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida per il presente e per il futuro. Tra i disturbi più diffusi nella terza età, è evidente un aumento di quelli psichici. Condizioni come depressione, ansia, disturbi del sonno e altri problematiche sono frequenti in questa fascia di età e hanno un impatto spesso devastante sulla qualità della vita. […]

Anziano con problematiche cardiovascolari che esegue esercizi motori per migliorare la salute del cuore

Esercizio nell’anziano con problematiche cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali sfide per la salute degli anziani in tutto il mondo. Con l’invecchiamento, aumenta il rischio di sviluppare disturbi cardiaci e vascolari che possono influire significativamente sulla qualità della vita. Le malattie cardiovascolari si confermano prima causa di morte in Italia, responsabili di circa il 40% di tutti i […]

L'immagine mostra una rappresentazione stilizzata della struttura molecolare del cortisolo, con delle sfere collegate tra loro, un formato comune per visualizzare strutture chimiche. In basso, c'è una barra rossa con il testo bianco "CORTISOLO: IL RE DEGLI ORMONI", indicando il focus sul ruolo fondamentale del cortisolo nel corpo umano. Sotto il testo, è visibile il logo di scienzemotorie.com

Cortisolo: il Re degli Ormoni e il Segreto della Salute Ottimale

Il cortisolo, spesso etichettato come “L’Ormone dello Stress“, è invece un elemento centrale nella nostra fisiologia, gestendo risposte che spaziano dall’ impostazione del ritmo circadiano, alla regolazione del metabolismo, all’adattamento allo stress. In questo articolo, esploriamo alcuni dei concetti sviluppati nel libro: CORTISOLO: Quello che devi finalmente sapere. La vera storia del “Re degli Ormoni” […]

L'immagine mostra due persone anziane che eseguono esercizi di stretching insieme, sorridendo e indossando abbigliamento sportivo. Entrambi sembrano godersi l'attività fisica, che è un esercizio delicato e salutare. Sullo sfondo, si intravede una finestra luminosa che suggerisce un ambiente sereno. In basso, c'è una scritta in italiano che recita: "DIABETE ED ESERCIZIO FISICO NELL’ANZIANO". A destra del testo, è visibile il logo di scienzemotorie.com.

Diabete ed esercizio fisico nell’anziano

L’invecchiamento della popolazione mondiale rappresenta una delle principali sfide sanitarie ed economiche del XXI secolo. Questo drastico cambiamento demografico pone l’accento sulla necessità di mantenere attivi gli anziani, sia dal punto di vista fisico che sociale. Il diabete mellito, una delle patologie croniche più diffuse in questa fascia di età, costituisce una sfida particolare, ma […]

Atleta femminile esegue un calcio al sacco da boxe durante un allenamento contro resistenza in sport da combattimento

Allenamento contro la resistenza negli sport di combattimento e nelle arti marziali

Quando si parla di allenamento contro la resistenza, è bene specificare sin da subito che si tratta dell’allenamento con sovraccarichi. Tutti i praticanti si sono ritrovati almeno una volta nella vita a dover affrontare questo argomento lungo la loro carriera, e spesso le soluzioni o le argomentazioni risultano sempre più divergenti e discostanti tra loro. […]

Anziani che praticano esercizio fisico per prevenire le demenze e migliorare il benessere cognitivo

Demenze ed esercizio fisico

Le demenze rappresentano una delle sfide più rilevanti della salute pubblica mondiale, con oltre 55 milioni di persone affette a livello globale, cifra destinata a crescere fino a 132 milioni entro il 2050. La malattia di Alzheimer è la forma più comune, rappresentando circa il 54% di tutti i casi di demenza negli anziani. Le […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40